DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA (BINGE-EATING DISORDERS)

COS’È E COME RICONOSCERLO

Si parla di binge-eating disorder quando:

  • Vi sono episodi ricorrenti di abbuffate; un’abbuffata è definita da: 1) mangiare in un periodo di tempo circoscritto una quantità di cibo indiscutibilmente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo in circostanze simili; 2) senso di mancanza di controllo sull’atto di mangiare durante l’episodio ( sentire di non poter smettere di mangiare o di non poter controllare cosa o quanto si sta mangiando);
  • Gli episodi di abbuffate compulsive sono associati ad almeno tre dei seguenti caratteri:
    1. Mangiare molto più rapidamente del normale;
    2. Mangiare fino ad avere una sensazione dolorosa di pienezza eccessiva;
    3. Mangiare grandi quantità di cibo pur non sentendo fame;
    4. Mangiare in solitudine a causa dell’imbarazzo per la quantità di cibo ingerita;
    5. Provare disgusto di sé, depressione o intensa colpa dopo aver mangiato troppo.
  • Le abbuffate compulsive suscitano sofferenza e disagio.
  • Le abbuffate compulsive avvengono, in media, almeno una volta la settimana per almeno sei mesi.
  • Non vengono usati comportamenti compensatori inappropriati e il disturbo non si riscontra soltanto nel corso di anoressia o bulimia nervosa.

CHI COLPISCE

La prevalenza di un Disturbo da Alimentazione Incontrollata è di circa il 3% nella popolazione dei soggetti sovrappeso e obesi che si rivolgono agli specialisti per perdere peso. Il disturbo colpisce più le donne che gli uomini ( il rapporto è di 3 a 2). L’insorgenza del comportamento alimentare incontrollato avviene di solito nella tarda adolescenza o all’inizio della terza decade.

SIGNIFICATO RELAZIONALE

I soggetti con Disturbo da Alimentazione incontrollata, rispetto ai soggetti in sovrappeso od obesi senza questo disturbo, mostrano un’alimentazione caotica con un elevato introito di cibo sia durante che fuori i pasti. Le abbuffate possono essere indotte da una dieta troppo rigida, da vissuti di ansia, noia, tristezza, depressione o rabbia, e terminare nel disprezzo di sé e della propria debolezza, nella vergogna e nel senso di fallimento. Abbuffarsi diventa l’unica risposta indiscriminata per gestire difficoltà emotive.

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