I bambini e i ragazzi con difficoltà scolastiche spesso non trovano adulti in grado di aiutarli concretamente nelle loro esigenze e accade che il loro disagio si sposti anche in altri ambiti, come per esempio quello della socialità.

Al fine di prevenire disagi che possono espandersi anche aldilà del solo apprendimento è fondamentale aiutare questi ragazzi ad essere consapevoli del proprio potenziale e a trovare strategie e metodologie per loro più efficaci e più adatte. La scuola per i bambini e i ragazzi non è solo luogo d’apprendimento, ma anche luogo di crescita ed esperienza che permette loro di confrontarsi con il mondo circostante. A volte, tuttavia, sorgono difficoltà, come un basso rendimento, svogliatezza, scarsa autostima, distrazione che spesso rischiano di essere letti ed interpretati in modo scorretto.

In particolare, nel corso dell’apprendimento gli alunni si trovano spesso di fronte a difficoltà che rallentano o rendono problematica l’acquisizione di abilità scolastiche come ad esempio la lettura, la scrittura, il calcolo, la soluzione di problemi o la comprensione di concetti.

Tali difficoltà rientrano nel normale processo di apprendimento se sono temporanee, cioè se sono presenti per un breve periodo di tempo e spiegabili come normali variazioni di rendimento.

Accanto a queste difficoltà ne esistono altre che coinvolgono studenti senza deficit cognitivi, neurologici e relazionali: i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Questi si presentano persistenti e in grado di impedire la normale acquisizione di alcune abilità, soprattutto nell’ambito degli automatismi di lettura, scrittura e calcolo che incidono negativamente sui risultati.

Le problematiche relative agli apprendimenti diventano evidenti con l’accesso dei bambini alla scuola primaria, sebbene già a partire dalla scuola dell’infanzia sia possibile individuare dei precursori che, se individuati e “trattati” precocemente, facilitano l’inserimento del bambino nel nuovo ambiente e lo preparano all’acquisizione di nuovi concetti.

In particolare, i DSA (Disturbi Specifici d’Apprendimento), meglio conosciuti con i termini di Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia, sono disturbi che riguardano lo sviluppo di abilità specifiche e originano molti casi di disagio e abbandono scolastico. Per questo è importante identificare il prima possibile tali disturbi, al fine di poter agire sin dalle fasi iniziali di acquisizione delle abilità funzionali all’apprendimento.

Muoversi tempestivamente permette, inoltre, di ridurre il disagio di tipo affettivo e sociale e di prevenire l’insorgenza di disturbi comportamentali.

Disturbi dell’apprendimento:

DISLESSIA       DISORTOGRAFIA       DISGRAFIA       DISCALCULIA

 
QUALI I CAMPANELLI D’ALLARME?

Nella Scuola dell’infanzia:

  • Difficoltà di linguaggio (4 aa)
  • Inadeguatezza nei giochi fonologici
  • Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio
  • Difficoltà nella memoria a breve termine
  • Difficoltà ad imparare filastrocche
  • Difficoltà di attenzione
  • Inadeguata manualità fine
  • Goffaggine nel vestirsi, nel riordinare etc
  • Inadeguato riconoscimento della destra e della sinistra

QUALI I CAMPANELLI D’ALLARME?

Nella Scuola Primaria:

  • Inadeguata padronanza fonologica
  • Difficoltà nel riconoscimento delle lettere
  • Sostituzione di suoni simili: p/b- d/t- m/n- r/l
  • Disgrafia
  • Errori di scrittura vari
  • Lentezza e scorrettezza nella lettura
  • Difficoltà a copiare dalla lavagna
  • Difficoltà nell’utilizzo dello spazio del foglio
  • Difficoltà a memorizzare giorni della settimana, mesi
  • Difficoltà nel calcolo

QUALI ALTRI SEGNALI PER I GENITORI?

Se osservate che il vostro bambino:

  • E’ intelligente, creativo, ma i risultati scolastici sono scadenti o altalenanti
  • Si stanca facilmente nei compiti scolastici
  • E’ disorganizzato nelle sue attività
  • Prova ansia all’idea di affrontare un compito o un’interrogazione
  • Si distrae facilmente
  • Si muove continuamente
  • Si arrende di fronte ad un compito
  • Ha scarsa autostima

COSA FARE PER AFFRONTARE QUESTE DIFFICOLTA’?

  • Chiedere notizie più approfondite agli insegnanti, in un’ottica di collaborazione e condivisione con loro;
  • Osservare come si muove il proprio bambino nei differenti contesti (scuola, casa, oratorio etc…);
  • Cercare aiuto;
  • Capire che avere un DSA non impedisce la realizzazione personale e lavorativa del soggetto.

RICORDA: non tutti i bambini che manifestano un disagio e/o uno scarso rendimento scolastico hanno disturbi dell’apprendimento (DSA). Potrebbero, invece, intervenire fattori differenti e concomitanti, sia esterni (contesto familiare, ambiente scolastico, ambiente amicale…) sia interni (stato d’animo, emotività, motivazione, ansia, depressione…).