ANSIA
L’ansia di per sé non è un fenomeno anormale, ma un’emozione di base che comporta un’attivazione dell’organismo di fronte ad una situazione percepita come pericolosa. Nell’uomo, l’ansia si traduce in una tendenza all’esplorazione dell’ambiente, in una ricerca di rassicurazioni, spiegazioni e vie di fuga. Inoltre, può comportare segnali fisici quali l’aumento della frequenza del respiro e del battito cardiaco, eccessiva sudorazione, vertigini ecc. Ciò dipende dal fatto che l’organismo, percependo una situazione potenzialmente pericolosa, prepara il corpo ed i muscoli ad attaccare o scappare per garantirsi la sopravvivenza. L’ansia è quindi un’importante risorsa, ma quando è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni diventa limitante e si parla di disturbo d’ansia.
I disturbi d’ansia colpiscono gran parte della popolazione e possono essere alquanto invalidanti, rendendo difficili anche le azioni più semplici e quotidiane. Tra essi possiamo annoverare:
- Fobia specifica: paura di spazi chiusi, aereo, animali, ecc.
- Fobia sociale: paura di agire, di fronte agli altri, in modo imbarazzante o umiliante e di ricevere giudizi negativi.
- Disturbo ossessivo compulsivo: caratteristiche essenziali del disturbo sono pensieri, immagini o impulsi ricorrenti che creano allarme o paura e che costringono la persona a mettere in atto comportamenti e azioni mentali ripetitive.
- Disturbo di panico e agorafobia: attacchi di panico e paura di situazioni in cui non c’è una rapida via di fuga;
- Disturbo post-traumatico da stress: forti sofferenze psicologiche che conseguono ad un evento traumatico, catastrofico o violento e disturbo acuto da stress, quando la persona è stata esposta a un evento traumatico che ha causato paura intensa, sentimenti di impotenza o di orrore, i cui sintomi si manifestano da 2 giorni a 1 mese dopo l’evento traumatico;
- Disturbo d’ansia generalizzata (preoccupazione eccessiva in intensità, durata e frequenza per vari eventi).
DEPRESSIONE E DISTURBI DELL’UMORE
I disturbi dell’umore sono caratterizzati da tono affettivo e comportamento interpretabili come una risposta esagerata alle emozioni che si affrontano quotidianamente.
La depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso, ne soffrono, infatti, circa 15 persone su 100 (APC). A tutti è capitato di avere una giornata grigia, di “sentirsi depressi”, ma è probabile che questo sia solo un calo di umore passeggero e non un disturbo depressivo. La depressione clinica invece presenta molti altri sintomi e si prolunga nel tempo. Chi ne soffre ha un umore depresso per tutta la giornata per più giorni di seguito e non riesce più a provare interesse e piacere nelle attività che prima lo interessavano e lo facevano stare bene. Si sente sempre triste e/o irritabile, si sente stanco, ha pensieri negativi, e spesso sente la vita come dolorosa e senza senso. Ci si sente senza speranza, senza poteri né risorse, completamente impotenti difronte alla vita e alle persone. Mancano le energie per fare qualsiasi attività, fisica e mentale. E del resto niente sembra interessare più né in grado di dare piacere.
Tra i Disturbi Depressivi troviamo il Disturbo Depressivo Maggiore, il Disturbo Distimico e il Disturbo dell’Umore Non Altrimenti Specificato:
- Il Disturbo Depressivo Maggiore è caratterizzato da uno o più Episodi Depressivi Maggiori. L’episodio depressivo maggiore è caratterizzato da cinque dei seguenti sintomi: umore depresso (tristezza, senso di vuoto, ansia); diminuzione di interesse o piacere (sessualità); variazione dell’appetito (aumento o diminuzione di peso); insonnia; agitazione psicomotoria (incapacità di stare seduti); rallentamento psicomotorio (rallentamento dell’eloquio); faticabilità; senso di autosvalutazione; diminuzione della capacità di concentrarsi e prendere decisioni, pensieri ricorrenti di morte.
- Il Disturbo Distimico è caratterizzato dalla presenza per almeno due anni di umore depresso quasi ogni giorno, accompagnato da altri sintomi depressivi che non soddisfano i criteri per un Episodio Depressivo Maggiore.
- Il Disturbo Depressivo Non Altrimenti Specificato viene incluso per codificare i disturbi con manifestazioni depressive che non soddisfano i criteri per Episodio Depressivo Maggiore, Disturbo Distimico, Disturbo dell’Adattamento con Umore Depresso o misto ad Ansia (o sintomi depressivi sui quali siano disponibili informazioni inadeguate o contraddittorie).
Come può manifestarsi?
Spesso la depressione si associa ad altri disturbi, sia psicologici (frequentemente di ansia) sia medici. In questi casi la persona si deprime per il fatto di avere uno di questi disturbi. Purtroppo la depressione può portare ad un aggravamento ulteriore, dato che ci si sente affaticati, sfiduciati, impotenti e si ha una scarsa fiducia di migliorare. Inoltre, la depressione può complicare la cura anche per le conseguenze negative che può avere sul sistema immunitario e sulla qualità di vita già compromessa dalla malattia. I sintomi depressivi possono alternarsi e, a volte presentarsi in contemporanea, a sintomi di eccitamento (euforia, irritazione, impulsività, loquacità, pensieri veloci che si accavallano e a cui è difficile stare dietro, sensazioni di grandiosità, infinita potenzialità personale o convinzioni di essere perseguitati). In questo caso si tratta di episodi depressivi o misti all’interno di un disturbo bipolare dell’umore.
COME TRATTARE ANSIA E DEPRESSIONE
La psicoterapia è uno strumento efficace per far fronte ad ansia e depressione. Agisce nel modificare alcune convinzioni o pensieri o comportamenti errati o a sostenere e aiutare in modo continuativo l’individuo o infine a migliorare le relazioni interpersonali e la stima di sé. Lo psicoterapeuta offre, dunque, al proprio paziente un percorso utile ad affrontare differenti forme di sofferenza psicologica, da quelle di grado più lieve a quelle più gravi.
All’interno del CENTRO PSICOLOGIA BERGAMO operano figure con abilità e formazioni diverse (Psicologi, Psicoterapeuti; Psichiatri; Nutizionisti, Medici) che lavorano in un’ottica di stretta collaborazione tra loro. Gli interventi sono molteplici e multidisciplinari, grazie alla formazione dell’èquipe, e vanno dalla psicoterapia individuale e familiare ad un eventuale intervento psichiatrico.
Nella terapia familiare i colloqui sono volti al coinvolgimento di tutti i membri della famiglia per comprendere meglio quelle che sono le difficoltà, i processi interni, le paure e le dinamiche relazionali che hanno e sono scaturite in presenza di questa particolare forma di patologia. In particolare, attraverso la terapia familiare, il paziente e la sua famiglia insieme allo psicoterapeuta costruiscono un nuovo modo di pensare la sua sofferenza. Si aggiungono poi interventi individuali che mirano ad aiutare il paziente a comprendere il modo in cui i sintomi dei disturbi siano collegati ai suoi conflitti più profondi.